Ambiente

Zero Rifiuti

ECONOMIA CIRCOLARE

La trasformazione degli agrumi per ottenerne i succhi, implica la produzione del cosiddetto “pastazzo di agrumi” nonché uno scarto organico (bucce, semi e polpa) che costituisce circa il 60% in peso della frutta in ingresso nello stabilimento.
Grazie alla biotecnologia brevettata NP-bioTech trasformiamo il pastazzo di agrumi in biofertilizzante di alta qualità per l’impiego in agricoltura biologica, denominato NPT. Ciò ci consente di recuperare la preziosa componente organica e tutto il fosforo in essi contenuto per restituirli ai suoli agricoli.
Esso è regolarmente registrato presso il Ministero dell’Agricoltura come ammendante organico, alla sezione speciale dei fertilizzanti per uso in agricoltura biologica.
ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform) è il riconoscimento conferito dalla Commissione Europea a NP-bioTech che la riconosce come buona pratica per l’economia circolare.

Siamo dotati di un impianto di depurazione circolare (a rifiuti zero) che ci consente di riutilizzare e mettere in ricircolo, buona parte delle acque depurate.

ETICA GREEN

In materia ambientale non ci sono dubbi, Red Island vanta certamente un sostanziale primato mondiale: Il nostro approccio di continuo miglioramento delle performance industriali, mediante la razionalizzazione dei processi produttivi e l’innovazione tecnologica, ha avuto inevitabili impatti anche sulle prestazioni ambientali.
Inoltre vantiamo di un impianto fotovoltaico della potenza di circa 1 MWp con moduli fotovoltaici innovativi ad altissima efficienza ed un sistema di conversione. 

ZERO RIFIUTI

Red Island è un’azienda dotata di impianto di depurazione delle acque di processo che consente il riutilizzo delle acque depurate nel ciclo produttivo e, grazie all’adozione della biotecnologia brevettata NP-bioTech, possiede un ciclo produttivo sostanzialmente a RIFIUTI-ZERO.

Gestione dell'energia elettrica

Tale filone si è concentrato sulla riqualificazione energetica degli impianti energivori attraverso una seria di azioni mirate al miglioramento delle prestazioni energetiche insieme all’applicazione di tecnologie innovative ed alla promozione di fonti energetiche rinnovabili, al fine di ottenere un sistema che fosse così in grado di ridurre il TEP (Tonnellate
equivalenti Petrolio) e di emissioni di CO2.
Antecedentemente a questo la Società per quanto concerne il vettore elettrico utilizzava esclusivamente l’energia elettrica fornita dalla rete elettrica nazionale.
Analogamente, il vettore termico, utilizzava esclusivamente il gas metano fornito dalla rete di distribuzione. 
Da questo la Società ha deciso di perseguire la riduzione economica dei due vettori energetici sulla propria produzione.

Questo è stato fatto attraverso l’introduzione dei seguenti impianti/macchinari:

– Impianto di rifasamento centralizzato;
– Installazione refrigeratore area/acqua ad altissima efficienza; – Inverter decanter;
– Generatore di vapore pressurizzato con economizzatore;
– Impianto fotovoltaico.

CERTIFICAZIONE ISO 14001:2015

ECONOMIA CIRCOLARE

L’interpretazione autentica del concetto di economia circolare, vede in cima alla gerarchia delle azioni da mettere in campo la prevenzione della produzione dei rifiuti. Il processamento della frutta per ottenere i nostri pregiati succhi di agrumi, implica la produzione del cosiddetto pastazzo di agrumi, uno scarto organico (bucce, semi e polpa) costituisce circa il 60% in peso della frutta in ingresso nello stabilimento. Grazie alla biotecnologia brevettata NP-bioTech da anni trasformiamo il pastazzo di agrumi in biofertilizzante per l’impiego in agricoltura biologica. Il biofertilizzante ottenuto, denominato NPT, è regolarmente registrato presso il Ministero dell’Agricoltura, come ammendante organico, alla sezione speciale dei fertilizzanti per uso in agricoltura biologica. Esserci dotati di un impianto di depurazione circolare (a rifiuti zero) ci ha consentito di riutilizzare, mettendole in ricircolo, buona parte delle acque depurate. La inevitabile produzione di fanghi di depurazione è avviata al trattamento nell’impianto catalitico NP-bioTech che li trasforma in biofertilizzante di alta qualità. Ciò ci consente di recuperare la preziosa componente organica e tutto il fosforo in essi contenuto per restituirli ai suoli agricoli. La Tecnologia brevettata NP-bioTech Il cosiddetto pastazzo di agrumi è una biomassa che presenta grosse difficoltà a subire i processi di fermentazione, sia aerobici che anaerobici. Questa criticità è dovuta a tre fattori: 1. elevata acidità (3<pH<4) 2. elevata umidità (82-90%) 3. presenza di inibitori chimici di fermentazione (oli essenziali, in particolare d-limonene) Per superare queste criticità chimiche che rendono di fatto il pastazzo di agrumi refrattario ai processi di fermentazione biologica, solitamente si ricorre ad estrazione degli oli essenziali e/o processi di deidratazione (essiccazione) e/o correttori di pH o miscelazione con altre biomasse in cui il pastazzo di agrumi risulta componente minoritaria (generalmente <30% p/p). Ma questi trattamenti preliminari rendono l’intero processo molto sconveniente economicamente. Il processo NP-bioTech impiega un catalizzatore biotecnologico brevettato che consente la fermentazione aerobica senza ricorrere a nessuno dei tre trattamenti preliminari di cui prima. Il processo è estremamente virulento (T>70°C), veloce (durata del processo ~ 4 settimane, a seconda dell’umidità del prodotto finale desiderata) e straordinariamente economico. Oltre ai vantaggi già menzionati il processo NP-bioTech presenta notevoli vantaggi di carattere ambientale. Per esempio, non si ha produzione di percolato e, soprattutto, non sono presenti emissioni di inquinanti e neppure di maleodoranze. A dimostrazione di ciò, l’impianto NP- bioTech della Red Island di Caltagirone (Sicilia), della capacità nominale di 25.000 t/a, è l’unico impianto di compostaggio autorizzato dalle autorità competenti senza l’ausilio di alcun presidio ambientale per il trattamento delle emissioni. Ancora un ulteriore vantaggio del processo NP-bioTech è costituito dalla possibilità di recuperare il catalizzatore dal prodotto finale e di reinserirlo del ciclo produttivo. In questo modo il catalizzatore non è un bene di consumo, ma un asset dell’impianto che nel tempo diventa sempre più efficace. 

NUOVO SISTEMA DI GESTIONE IDRICA
Tale filone si è occupato di ridurre drasticamente il fabbisogno di acqua di rete in azienda. Il fabbisogno aziendale idrico si distingue in due tipologie:
1. acqua industriale, utilizzata per lavaggi generici escluso macchinari o loro parti che possono
avere contatto con gli alimenti;
2. acqua potabile, utilizzata per lavaggi macchinari che possono avere contatto con alimenti.
Generalmente le proporzioni ponderali di utilizzo sono 70% acqua industriale e 30% acqua potabile.
Il nuovo impianto ha lo scopo di recuperare le acque reflue industriali trattate dall’impianto di depurazione chimico fisico-biologico interno all’azienda e riutilizzarli come acqua industriale.
Le acque in uscita dal depuratore hanno una carica batterica, dovuto essenzialmente alla presenza dei fanghi attivi utilizzati nel trattamento biologico. Tale carica deve essere eliminata con il nuovo impianto. Per fare ciò bisogna tenere
presente che i batteri nell’acqua da trattare siano sotto forma di particolato (l’80% dei batteri si aggregano in colonie nel particolato della soluzione) e disciolti nella soluzione.
Dunque, l’impianto per il recupero e riutilizzo delle acque di depurazione realizzato consterà di tre azioni: · Filtrazione: tramite un filtro rotante autopulente si rimuove il particolato fino a 20 micron. Tale azione riduce drasticamente la presenza di colonie batteriche; · Disinfestazione: tramite una pompetta dosatrice si immette in modo continuo acqua ossigenata 30 vol. nelle acque in uscita dal filtro in modo da abbattere chimicamente i batteri rimanenti; · Igienizzazione: prima di introdurre le acque trattate nella riserva idrica per essere utilizzate nella produzione, si utilizza una lampada UV in modo da eliminare definitivamente sia i batteri rimasti sia eventuale presenza di
virus. Ad oggi l’impianto in oggetto ha ridotto il consumo di acqua di rete del 50%.
Per tale filone progettuale la Società sta continuando lo studio di ottimizzazione dell’efficienza dell’impianto con l’intento di arrivare più possibile al 70% di risparmio.
A seguito dell’analisi dei dati del primo anno di avviamento dell’impianto sopra menzionato, è stato deciso, al fine di raggiungere un recupero quasi totale delle acque reflue industriali, di implementare un sistema di trattamento delle acque in uscita dal depuratore tramite la tecnologia MBR

NUOVO SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA IN AZIENDA
Tale filone si è concentrato sulla riqualificazione energetica degli impianti energivori attraverso una seria di azioni mirate al miglioramento delle prestazioni energetiche insieme all’applicazione di tecnologie innovative ed alla promozione di fonti energetiche rinnovabili, al fine di ottenere un sistema che fosse così in grado di ridurre il TEP (Tonnellate equivalenti Petrolio) e di emissioni di CO2.
Antecedentemente a questo la Società per quanto concerne il vettore elettrico utilizzava esclusivamente l’energia elettrica fornita dalla rete elettrica nazionale. Analogamente, il vettore termico, utilizzava esclusivamente il gas metano
fornito dalla rete di distribuzione.
Da questo la Società ha deciso di perseguire la riduzione economica dei due vettori energetici sulla propria produzione. Questo è stato fatto attraverso l’introduzione dei seguenti impianti/macchinari: 
– Impianto di rifasamento centralizzato;
– Installazione refrigeratore area/acqua ad altissima efficienza;
– Inverter decanter;
– Generatore di vapore pressurizzato con economizzatore;
– Impianto fotovoltaico.